Ogni anno, in Italia, circa 60.000 cittadini muoiono in conseguenza di un arresto cardiaco (ACC), a insorgenza spesso talmente improvvisa da non essere preceduto da alcun sintomo o segno premonitore.
Le cause più frequenti dell'arresto cardiaco sono l'infarto del miocardio, le aritmie cardiache, l'annegamento, la folgorazione, l'asfissia, i traumi, gli avvelenamenti. La sopravvivenza per questo evento è inferiore al 10%.; la carenza di ossigeno al cervello produce infatti lesioni che possono diventare irreversibili già dopo 4-6 minuti di assenza di circolazione.
Le possibilità di prevenire questo danno dipendono dalla rapidità e dall'efficacia delle procedure di soccorso riassumibili nella corretta applicazione della Catena della Sopravvivenza. La letteratura scientifica internazionale ha infatti dimostrato che un soccorso tempestivo e corretto, in caso di arresto cardiaco improvviso, contribuisce a salvare fino al 30% delle persone colpite.
Si definisce Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP) l'insieme delle manovre atte a mantenere le funzioni vitali supportando artificialmente la circolazione e, se possibile, la ventilazione.
E' essenziale che le prime manovre di soccorso, in primo luogo le Compressioni Toraciche Esterne (massaggio cardiaco), siano eseguite il prima possibile anche da parte di personale non sanitario (laico) perché rappresentano uno dei principali elementi che favoriscono la sopravvivenza di una persona colpita da ACC.
A questo primo e fondamentale trattamento può aggiungersi l'utilizzo di un Defibrillatore semi-Automatico Esterno (DAE), che consente anche a personale non sanitario di erogare una scarica elettrica stabilita automaticamente dal DAE. La defibrillazione consente, infatti, di interrompere l'aritmia più pericolosa, la Fibrillazione Ventricolare (FV), e le Compressioni Toraciche Esterne (CTE) aiutano a mantenere vitali gli organi "nobili" (cuore e cervello) della vittima. In assenza di RCP l'efficacia del defibrillatore diminuisce del 7-10% per ogni minuto di ritardo, mentre con la RCP le probabilità di sopravvivenza decrescono solo del 3-5% dopo ogni minuto dall'esordio dell'ACC.
E' assolutamente necessario che le tecniche di base di rianimazione cardio-polmonare diventino un bagaglio di conoscenza comune e diffusa, e che sia tempestivamente disponibile un DAE al fine di non spezzare la sequenza di interventi delineati nella "Catena della Sopravvivenza".
A chi è rivolta l'attività del Centro di Formazione del personale Sanitario e Laico
Il servizio è rivolto a tutto il personale Sanitario e Laico nonché a strutture pubbliche o private che vogliano formare il proprio personale così come mantenere gli stati di formazione con aggiornamenti periodici, caratterizzato da:
Necessità d'Istituto;
Necessità per la tipologia dell'attività prestata;
Volontà di essere preparati ad intervenire in eventi critici;
Disposizioni normative;
Obiettivi e finalità del centro di Formazione del personale Sanitario e Laico
CROCE BIANCA, in conformità con le indicazioni del SSN fornite attraverso il Piano Sanitario Nazionale nonché con i rispettivi recepimenti nei Piani Sanitari Regionali e con le specifiche linee guida internazionali emanate dalla America Heart Association e ILCOR, nonché le direttive del centro formazione ARES 118 persegue i seguenti obiettivi:
Il S.F. è finalizzato ad assicurare a tutti coloro i quali vogliano un'adeguata preparazione nel primo soccorso sia essi Sanitari che laici (come esempio esplicativo e non già limitativo il corso BLSD o di disostruzione delle vie respiratorie) una struttura autorizzata e certificata in grado di fornire un'adeguata formazione professionale sia presso la sede CROCE BIANCA che presso le strutture di Pubbliche Amministrazioni, Scuole, Industrie ecc.. per: